La Festa di Sant Ramacul (o Sant’Ermacora in italiano) a Buja (UD) è un ricchissimo momento di festa che celebra i santi patroni Ermacora e Fortunato, figure legate alle origini del cristianesimo friulano e spesso evocative del legame tra la diocesi di Aquileia e Venezia. La festa trae il suo nome dal dialetto friulano “Ramacul”, usanza che unisce devozione religiosa e spirito laico popolare, caratterizzandosi come una sagra profondamente radicata nella comunità.
La manifestazione si svolge in Via Santo Stefano, 35, nel centro di Buja, ed è organizzata dalla Pro Loco locale. È un momento in cui devozione e incontro convivono in un contesto festoso, con celebrazioni religiose come la messa solenne in onore dei santi ma anche un’animazione vivace che coinvolge famiglie, giovani e anziani . Tradizionalmente, si svolge attorno al 12 luglio, data in cui l’iconografia popolare evoca il “burlaç di Sant Ramacul” – ovvero un temporale estivo che, secondo la leggenda, passava proprio su Buja quel giorno.
Nel borgo si respira un’aria di festa: i chioschi enogastronomici offrono specialità locali accompagnate da musica dal vivo, DJ set e fuochi d’artificio, mentre la comunità si raccoglie attorno a giochi, spettacoli e momenti di socialità che diventano il cuore della sagra. Protagonista indiscussa della festa è la sfilata in notturna dei carri allegorici e delle maschere, conosciuta come “Estate Bugija”: un carnevale estivo che richiama visitatori da tutta la regione ed esprime la creatività collettiva in un tripudio di luci e colori.
La storia dei santi Ermacora e Fortunato risale al I secolo: Ermacora è citato tra i primi vescovi di Aquileia, legato alla missione evangelizzatrice di San Marco, e il suo diacono Fortunato venne martirizzato durante le persecuzioni imperiali. Ogni frammento di leggenda riporta a un passato in cui cultura cristiana e realtà locale si fondono, dando vita a una festa che è insieme rito religioso, festa popolare e celebrazione collettiva del territorio.