Farine di Flôr e Formandi a Sutrio

Farine di Flôr e Formandi a Sutrio

Nel cuore della Carnia, Sutrio celebra la propria tradizione contadina e artigianale con Farine di Flôr e Formandi, due eventi complementari che raccontano la storia, i sapori e le lavorazioni più autentiche di questo borgo montano. Le due manifestazioni, nate in tempi diversi ma accomunate dallo stesso spirito di valorizzazione del territorio, rappresentano un omaggio al mondo rurale friulano, alla sua cultura gastronomica e alla sua manualità sapiente.

Farine di Flôr è una festa che prende vita attorno al simbolo del grano e della farina, ingredienti fondamentali per la cucina e la sopravvivenza delle comunità alpine. Il nome stesso richiama la "farina di fiore", la più fine e preziosa, e con essa l’arte del pane, della polenta e dei dolci della tradizione. Nei cortili e nelle vie del paese si riscoprono i mestieri di un tempo: si macinano i cereali come si faceva nei vecchi mulini, si impastano farine di mais, segale e frumento, e si raccontano i segreti di una cucina semplice ma sostanziosa, capace di trasformare materie prime povere in piatti ricchi di gusto e memoria.

Accanto a questa celebrazione del pane e delle farine, Formandi racconta invece l’universo del formaggio, prodotto simbolo della Carnia e delle sue malghe. Il nome deriva dal verbo friulano formâ, che significa “plasmare”, e si riferisce sia all’atto di creare le forme di formaggio, sia alla più ampia idea di dare forma alla tradizione e al sapere collettivo. La manifestazione è un punto d’incontro tra malgari, affinatori e artigiani del gusto, un momento in cui la montagna si racconta attraverso le sue produzioni casearie, frutto di pascoli incontaminati e di mani esperte.

L’unione di queste due anime – quella del grano e quella del latte – fa di Sutrio un vero laboratorio del gusto alpino, dove convivono storia, cultura e convivialità. Durante la festa, il paese si trasforma in un percorso esperienziale tra sapori, profumi e suoni: i forni tradizionali si riaccendono, i casari mostrano le antiche tecniche di lavorazione del latte, e gli artigiani espongono i loro manufatti in legno, materia che a Sutrio è parte integrante dell’identità locale.

Queste iniziative non sono solo eventi gastronomici, ma anche un modo per tramandare un sapere che rischierebbe altrimenti di perdersi, restituendo valore al lavoro manuale, alla sostenibilità e alla filiera corta. In questo contesto, Sutrio riafferma il proprio ruolo di custode delle tradizioni carniche, dove ogni prodotto racconta una storia di montagna, di comunità e di rispetto per la natura.